Diagnosticare il Covid-19 analizzando la voce con l’AI: lo studio di Huawei e Voicewise

Huawei e Voicewise, spin-off dell’Università di Roma Tor Vergata, hanno avviato il progetto pilota di ricerca dei biomarcatori della voce per l’infezione da Covid-19 tramite l’Intelligenza Artificiale

Pubblicato il 31 Ago 2020

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Analizzando campioni di voce mediante algoritmi di Intelligenza Artificiale, i device mobili Huawei e la web app di Voicewise, spin-off dell’Università di Roma Tor Vergata, permetteranno di identificare l’infezione da Covid-19 in maniera rapida, efficace e sicura. L’analisi è in grado di “misurare” anche il livello di gravità dell’infezione oltre che di monitorarne il decorso, anche nella fase di guarigione successiva alla dimissione dall’ospedale o nei pazienti in isolamento domiciliare.

Sono questi i termini della sperimentazione clinica attivata presso l’Ospedale dei Castelli di Roma, il Parco Tecnologico Technoscience di Latina e il Policlinico Fondazione San Matteo di Pavia. Per i test è stata utilizzata la maggior parte dei dispositivi smartphone e tablet Huawei di ultima generazione con caratteristiche e prestazioni diverse (Huawei Mate30 Pro, P30 Pro, Nova 5T, P Smart, Y6s, Mediapad M5 lite). Con questi device e la web app sviluppata da Voicewise, si effettuerà la registrazione e l’acquisizione delle voci dei pazienti nei reparti Covid in modo agile e da remoto, eliminando ogni rischio di contatto con il paziente.

Ricerca e tecnologia di massa per diagnosticare e monitorare il decorso delle malattie

“Questa importante sperimentazione potrebbe segnare una svolta nella diagnosi non solo di infezioni come il Covid-19 ma anche di numerose altre patologie” dichiara Maria Tavasci, CEO di Voicewise che sottolinea come”L’utilizzo dello smartphone quale strumento quotidiano di prevenzione, diagnostica e promozione della salute, insieme al monitoraggio continuo delle patologie, hanno consentito di disegnare una soluzione non invasiva e a costi bassissimi, che coniuga la qualità e l’accuratezza della ricerca medica con i vantaggi della tecnologia di massa”.

Usare l’AI per identificare le alterazioni della voce a fini diagnostici è un’idea di Giovanni Saggio, professore di Ingegneria Elettronica presso l’Università di Roma Tor Vergata, da cui nel 2009 inizia la sperimentazione di Voicewise. L’algoritmo è in grado di evidenziare oggettivamente minimali variazioni della voce sia nel caso di malattie degli organi interni che di malattie neurodegenerative relativamente alle quali sono stati registrati livelli di accuratezza tra il 95% e il 98%. Oltre ad anticipare la diagnosi, questo sistema può anche tenere traccia dell’evoluzione della malattia, valutare l’efficacia della terapia e supportare la valutazione della somministrazione e del dosaggio dei farmaci.

Immagine fornita da Shutterstock.

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