Salesforce: il Crm sempre più alla base della trasformazione digitale

La costante attenzione alla dimensione sociale, alla responsabilità di impresa verso i territori e verso le persone si integra con gli effetti della cosiddetta Saleforce economy che genera valore per tutto l’ecosistema di partner e per i clienti in modo diretto e indiretto. Cresce l’importanza e il ruolo dell’Italia e aumenta la focalizzazione sui temi della formazione e della crescita delle persone in uno scenario di mercato che diventa sempre più “customer centric”

Pubblicato il 06 Mar 2021

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Federico Della Casa, Senior Vice President Sud Europa, Settore Pubblico.

Archiviato un anno positivo in termini di crescita, Salesforce guarda con rinnovata fiducia alle prospettive per il mercato italiano, forte anche della capacità del suo ecosistema di partner presenti sul territorio nazionale. In piena pandemia, infatti, la multinazionale specializzata nei sistemi CRM ha raggiunto i 21,25 miliardi di dollari di fatturato nell’anno finanziario 2021, registrando una crescita del 24% su base annua.  “Un anno fa nessuno avrebbe mai potuto prevedere cosa sarebbe accaduto e se da una parte la pandemia ha frenato il business a livello mondiale, dall’altro in questi dodici mesi ha accelerato una trasformazione digitale che avrebbe richiesto almeno tre anni di tempo, il che ci rende incredibilmente orgogliosi per il lavoro svolto nell’aiutare le aziende e le comunità di tutto il mondo nel nuovo contesto”,  ha messo in evidenza Federico Della Casa, che da poco ha lasciato l’incarico di Country Leader per l’Italia per assumere quello di Senior Vice President Sud Europa, Settore Pubblico.

L’azienda conferma, anche con la testimonianza di Paolo Bergamo, Senior Vice President Product Management la vocazione dell’azienda nel trovare una sintesi tra l’impegno sociale, la forte volontà di restituire alla comunità la propria capacità di creare valore e la capacità costante di mettere a disposizione delle imprese clienti nuovi servizi in grado di aumentare la loro competitività, la loro capacità di connessione con i clienti per generare valore. Un atteggiamento e un approccio al business che sono oggi più che mai in linea con le logiche ESG Environmental, Social e Governance. Si legga a questo proposito l’articolo sul ruolo della Salesforce economy e sul ruolo di Salesforce per la competitività delle imprese.

Verso un lavoro e un modello sempre più Customer Centric

Mauro Solimene, Country leader Salesforce Italia

Numeri positivi che sono frutto anche della flessibilità e della completezza della piattaforma Salesforce, che ha saputo intercettare l’esigenza della sempre maggiore remotizzazione del lavoro imposta dall’epidemia. In questo senso l’aspettativa del gruppo è che, anche in futuro, il lavoro sarà ibrido, con le persone che continueranno a lavorare prevalentemente da casa. Ma, secondo Salesforce, in questo contesto ibrido il lavoro potrà essere Smart, efficace e, soprattutto, Customer Centric, soltanto se si avranno a disposizione delle piattaforme tecnologiche adeguate. Che riescano a intercettare le sempre maggiori esigenze dei consumatori finali, che vogliono ricevere offerte e servizi personalizzati e pretendono di instaurare relazioni digitali con le aziende.

Questa strategia sarà portata avanti dal nuovo Country Manager di Salesforce, Mauro Solimene: “In queste prime settimane ho potuto toccare con mano che Fiducia, Innovazione, Successo dei clienti e Uguaglianza sono valori realmente vissuti in Salesforce. L’ascolto del cliente e la qualità delle relazioni sono veramente un carattere distintivo. Le aziende che lavorano con noi lo hanno capito e molte hanno accelerato i loro percorsi di trasformazione digitale partendo proprio dal CRM”.

Questo ambizioso percorso prevede la collaborazione delle terze parti: l’ecosistema italiano è per Salesforce il primo per crescita in tutta EMEA, con un +53% di certificazioni all’interno delle aziende partner. Un risultato che fa del canale Salesforce il terzo per dimensioni in Europa.  Proprio per assistere i partner sul fronte delle competenze, Salesforce Italia da più di due anni ha creato un modello che prevede delle triangolazioni direttamente con le università, così da aiutare le aziende nella ricerca di figure professionali. Da qui le numerose collaborazioni con una ventina di università italiane, tra cui SDA Bocconi, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Cagliari, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Catania, Università Cattolica del Sacro Cuore, IULM e 24ORE Business School.

“Le iniziative lanciate negli ultimi tre anni hanno portato complessivamente alla formazione di oltre 3.000 studenti che poi in maniera diretta o indiretta sono entrati a far parte dell’ecosistema Salesforce – ha detto Marco Marcone, Regional Vice President Alliances & Channel Power l’Italia – Secondo la ricerca IDC Salesforce Economy, entro il 2024 l’ecosistema Salesforce in Italia avrà un impatto stimato in 10,1 miliardi di dollari di nuovi ricavi e 21.360 nuovi posti di lavoro diretti e 43.000 posti di lavoro indiretti. Un volano importante a vantaggio di tutto il sistema economico italiano”.

Immagine fornita da Shutterstock

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