Il Pharma contro Covid-19: l’impegno di Roche

L’azienda mette a disposizione farmaci e dispositivi medici, ma anche risorse economiche e umane dispositivi medici per supportare il servizio sanitario nazionale e le istituzioni in una fase di emergenza segnata dal Coronavirus

Pubblicato il 12 Mar 2020

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Farmaci e dispositivi medici, ma anche risorse economiche e umane per combattere la pandemia da Coronavirus. Roche Italia, l’azienda farmaceutica specializzata nella diagnostica, nel diabete e nelle biotecnologie, si è messa a disposizione del personale sanitario e delle istituzioni che sono in prima linea nel fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal nuovo COVID-19, fornendo un supporto particolare ai pazienti e ai giovani delle zone più colpite.

Il Presidente e Amministratore Delegato di Roche Maurizio de Cicco ha dichiarato “Abbiamo ritenuto doveroso aderire all’invito del Presidente della Repubblica che ha raccomandato a tutti coesione assoluta e inderogabile impegno per fronteggiare l’emergenza. Un’azienda come la nostra non può non rispondere all’appello perché siamo parte integrante del sistema sanitario nazionale, a servizio dei pazienti, degli operatori sanitari e di tutto il Paese”.

Quattro sono le aree di bisogno più urgente indotte dalla pandemia alle quali Roche intende rispondere con interventi capillari su tutto il territorio. Vediamole di seguito.

Il farmaco per l’artrite reumatoide e il servizio di telemedicina per i diabetici

Il bisogno più urgente riguarda la necessità di disporre di farmaci utili a contrastare l’aggravamento delle condizioni di salute dei pazienti positivi al virus SARS-CoV-2. Con l’operazione “Roche si fa in 4”, il gruppo si impegna a fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza, tocilizumab (RoActemra). Un farmaco, attualmente impiegato per il trattamento dell’artrite reumatoide, non indicato per il trattamento della polmonite da Covid-19, ma la comunità scientifica sta dimostrando interesse al suo utilizzo dopo l’inserimento nelle linee guida cinesi.

Tutte le Regioni possono farne richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato. Oltre alla donazione del farmaco, l’Azienda si è resa disponibile ad AIFA (Agenzia italiana del farmaco) per avviare uno studio clinico sull’efficacia e sicurezza di tocilizumab anche in questi pazienti. Inoltre, fino alla risoluzione dell’emergenza, l’azienda offre gratuitamente il servizio di telemedicina integrata per le persone con diabete che consente la comunicazione della cartella clinica Smart Digital Clinic e l’app mySugr.

Volontariato di competenza, donazione per i dispositivi di sicurezza dei medici e campagna “Stai a casa”

Il personale sanitario, la Protezione Civile e le associazioni di volontariato non hanno risorse sufficienti per arginare, gestire e indirizzare appropriatamente le crescenti richieste della cittadinanza. Di conseguenza, per offrire supporto e consulenza telefonica collaborando con chi già svolge questo compito, Roche mette a disposizione del sistema, parzialmente e su base volontaria, il suo capitale umano: si tratta di personale specializzato, circa 1.000 persone, il 50% delle quali opera capillarmente su tutto il territorio e possiede un titolo di laurea in materie scientifiche.

Per sopperire all’insufficienza dei mezzi economici e delle dotazioni delle strutture sanitarie, in collaborazione con Cittadinanzattiva e FIMMG (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale), Roche si impegna a erogare 1 milione di euro per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza individuale, mascherine e occhiali protettivi, per i medici di medicina generale che in questo momento ne sono sprovvisti. Questa operazione include anche una precedente donazione di caschi per la ventilazione dei pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Infine, di fronte all’isolamento sociale forzato, una condizione che richiede notevole pazienza e resilienza emotivo-psicologica, soprattutto da parte delle giovani generazioni, Roche, in partnership con un importante editore, avvia la campagna “Stai a casa, leggi un libro”. In collaborazione con gli Assessorati alla Cultura di Milano e Monza Brianza, si rivolge agli under 25 dei territori in cui opera e prevede un libro in regalo accompagnato da materiale informativo utile ad aumentare la consapevolezza delle giovani generazioni sul tema della centralità del senso civico individuale e collettivo in una fase di emergenza sanitaria.

Immagine fornita da Shutterstock.

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