Agile integration, un approccio chiave per il futuro del business

Il successo del business aziendale è legato alla capacità di reagire al cambiamento. Un approccio di Agile Integration permette di andare oltre lo sviluppo software del mondo DevOps, prendendo in considerazione anche le infrastrutture legacy

Pubblicato il 08 Mar 2019

data
Colabella Red Hat
Vittorio Colabella, Middleware Sales Leader, Red Hat Italy

Sempre più, il successo nel business dipende dalla capacità di reagire al cambiamento. Man mano che player innovativi entrano sul mercato con le loro soluzioni, e la tecnologia evolve verso quello che gli utenti finali si attendono, le organizzazioni devono modificare i loro piani in modo molto più rapido rispetto al passato. Le moderne architetture software, e i relativi processi, possono permettere alle organizzazioni di affrontare questo cambiamento in modo più efficace, e di emergere alla fine come leader nei rispettivi mercati.

Un nuovo framework chiamato agile integration racchiude tre importanti aspetti architetturali: container, integrazione distribuita e interfacce di programmazione applicativa (API). Questo framework affronta il modo in cui queste funzionalità di base promuovono l’agilità e alimentano nuovi processi all’interno dell’organizzazione, per creare vantaggio competitivo.

Interi settori, come viaggi e hospitality, sono stati trasformati da nuove modalità di fare business – nuovi servizi vengono offerti, e i clienti interagiscono con i servizi in modo differente. Questa tendenza di forte innovazione si sta estendendo ad altri mercati ugualmente importanti, dai servizi finanziari alla pubblica amministrazione, spinta da nuove tecnologie e da un approccio differente nel modo in cui aziende e clienti interagiscono tra loro. Queste sfide stanno spingendo le organizzazioni esistenti a trasformare in modo radicale le proprie tecnologie IT per offrire nuovi servizi.

Un’organizzazione in grado di cambiare il pricing, o di rendere nuovi prodotti disponibili da un giorno all’altro, ha un vantaggio enorme rispetto a un’altra che richiede un roll out distribuito su tre mesi, con una serie di passaggi manuali di verifica.

Non solo DevOps

Per restare rilevanti, le aziende hanno bisogno della capacità di pianificare ed eseguire modifiche ai loro sistemi software in modo più veloce. E per erogare software alle velocità richieste dal business oggi, le organizzazioni necessitano di una base di agile integration. In questo senso, agile non si riferisce solamente a una modalità di sviluppo software. Piuttosto, torna al suo significato tradizionale – flessibile e capace di muoversi velocemente.

A oggi, le metodologie agili si sono concentrare sullo sviluppo software, cercando di migliorare e rendere più efficiente il modo in cui le applicazioni vengono create. Le practice DevOps hanno man mano cercato di estendere questa metodologia al mondo in cui queste applicazioni vengono poi implementate. L’approccio DevOps però, di per sé, riesce ad affrontare soprattutto nuove applicazioni software sviluppate direttamente dall’organizzazione.

L’agilità a livello di infrastruttura va oltre, e crea un ambiente che copre tutti i sistemi IT, compreso il software legacy. Agile infrastructure è un approccio che prende la complessità derivante da sistemi esistenti, tipologie di dati, datastream e aspettative differenti da parte dei clienti, e trova il modo di unificarli. Si tratta, in sostanza, di un problema di integrazione.

L’integrazione che va oltre l’infrastruttura

Non è mai stato così importante per le aziende essere in grado di reagire tempestivamente al cambiamento proveniente dal mercato, e spetta soprattutto ai sistemi IT la capacità di rendere possibile questa capacità di lanciare nuovi servizi o di aggiornare rapidamente quelli esistenti. Ripensare l’infrastruttura IT non è mai stato così importante, perché è la base per i servizi digitali.

I team infrastrutturali sono stati storicamente legati a processi molto lunghi e strutturati, per la necessità di ridurre il rischio e mantenere la stabilità. In ogni caso, è possibile cambiare lo stesso mindset dell’infrastruttura, dall’hardware alla piattaforma o all’integrazione. Ma l’integrazione non è un subset dell’infrastruttura. E’ un approccio concettuale all’infrastruttura, che mette insieme dati e applicazioni con hardware e piattaforme.

Si tratta di un approccio che noi definiamo agile integration, ovvero un modo per utilizzare tecnologie di integrazione per aiutare a creare un’infrastruttura più agile e flessibile.

Si tratta di un processo, non di un progetto. L’integrazione non è una parte dell’infrastruttura – è un approccio concettuale che comprende dati e applicazioni e le lega all’hardware e alle piattaforme. Allineando tecnologie di integrazione con tecnologie agili e DevOps, è possibile creare una piattaforma in grado di dare ai team la capacità di cambiare con la velocità che il mercato richiede.

I pilastri tecnologici di un’integrazione Agile

Sono tre i pilastri tecnologici di un’integrazione realmente agile:
• Integrazione distribuita, che fa uso di messaggististica e di schemi di enterprise integration per integrare dati e sistemi. Questi vengono poi suddivisi tra integrazioni più ridotte e team-driven, che vengono distribuite a seconda delle necessità tra i diversi progetti e touchpoint.
• Gestione interna delle API, che crea un set riutilizzabile di interfacce per consentire ai team di sviluppo di affrontare in modo più efficace applicazioni e sistemi. Le API offrono indicazioni e uno schema di fondo di come le applicazioni dovrebbero interagire.
• Container, che consentono ai progetti di integrazione di essere strettamente allineati con I progetti di sviluppoo e legati alle operations, e permettono alle diverse integrazioni di essere sviluppate, testate e rilasciate in modo simile ai progetti software, usando metodologie DevOps.

Più reattività al cambiamento

La tecnologia deve essere usata per supportare un cambiamento della cultura, e questo significa operare per rendere i team infrastrutturali stessi – e non solo il loro software – più agili. Se i team infrastrutturali operano per essere sempre in linea con principi di agilità, sarà possibile introdurre gradualmente la tecnologia a supporto di questi cambiamenti. Non esiste un singolo progetto che possa ridisegnare un’intera infrastruttura e renderla agile. Può essere più efficace implementare una tecnologia di agile integration o cambiare un’area del business, e poi estendere queste modifiche in modo graduale.

Migliorare la reattività al cambiamento dell’infrastruttura IT è un obiettivo strategico di lungo termine, che non comporta per forza un cambiamento drastico e radicale. Può essere un processo graduale, nel corso del quale vengono modificati prima ambiti specifici, e successivamente le stesse modifiche vengono estese gradualmente al resto dell’organizzazione.

Il cambiamento è sempre più rapido, e richiede un approccio innovativo e soprattutto comprensivo, in grado cioè di riguardare l’intera infrastruttura aziendale. Solo in questo modo, un’organizzazione può essere in grado di guardare con fiducia al futuro, con la tranquillità di poter affrontare con successo le sfide che verranno. In questo scenario, la agile integration giocherà senza dubbio un ruolo fondamentale.

di Vittorio Colabella, Middleware Sales Leader, Red Hat Italy

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3