Protezione dei dati

DPM Data Protection Management, cos’è, come funziona

Il Dpm, attraverso il Data security management, elabora modelli personalizzati di data governance per l’azienda. Ecco cos’è e come funziona

Pubblicato il 24 Apr 2023

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DPM (Data Protection Management) utilizza un metodo di protezione dati che differisce a seconda del tipo di dati protetti e del metodo di protezione scelto. Ecco cos’è e come funziona.

DPM (Data protection management)

Cosa è il DPM Data Protection Management

Il DPM (Data protection management) costituisce un sistema di backup e ripristino aziendale che, grazie al supporto della strategia Business continuity e disaster recovery (BCDR), è in grado di semplificare le operazioni di backup e ripristino dei dati aziendali.

Business continuity (BC) e disaster recovery (DR) rappresentano strumenti essenziali al fine di preservare prestazioni aziendali in casi di eventi che minacciano le funzionalità a qualunque livello. Non solo tecnologico. I processi presentano tuttavia un alto grado di complessità, sia sotto il profilo delle valutazioni necessarie degli investimenti da compiere, che sotto quello dell’articolazione dei passaggi da implementare successivamente.

I dati che differiscono da quelli personali sono sotto l’ombrello del data management, al fine di rendere i dati, una volta ordinati e sintetizzati, comprensibili ai responsabili aziendali, in modo da aiutarli nel processo di decision-making.

Il Dpm, attraverso il Data security management, elabora modelli personalizzati di data governance per l’azienda.

Il Data management ha un approccio più esaustivo e programmatico rispetto alla data protection, grazie alla possibilità di offrire più scalabilità rispetto agli approcci focalizzati sui tool e alla possibilità di alleggerire il peso ai dipartimenti IT.

Data Security: Protect your critical data (or else)

Data Security: Protect your critical data (or else)

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Come funziona il DPM

Il DPM è specializzato nella creazione e gestione di una replica dei dati presenti nei server protetti, o una copia, per assicurare la data protection su disco. L’archiviazione delle repliche avviene nel pool di archiviazione, rappresentato da un insieme di dischi nel server DPM o in un volume personalizzato.

Il sistema sincronizza la replica o l’aggiorna a intervalli regolari sulla base delle configurazioni impostate. La protezione avvia la creazione di una replica dell’origine dati, nel caso di protezione dei dati dei file o di quelli dell’applicazione.

Il DPM permette agli amministratori di offrire agli utenti la possibilità di esecuzione dei propri ripristini tramite la funzionalità versioni precedenti in Windows.

Inoltre permette la configurazione dei criteri di protezione o la pianificazione dei processi, per ogni gruppo di protezione dati basato sugli obiettivi di ripristino specificati per quel gruppo di protezione e rileva in automatico computer nuovi o rimossi dalla rete.

DPM (Data Protection Manager)

Carichi di lavoro supportati

La protezione per il DPM ha la seguente matrice di supporto: backup delle applicazioni, backup di macchine virtuali, Linux.

I carichi di lavoro, di cui il DPM può eseguire il backup, sono dunque quelli per backup delle applicazioni, per quelli di macchine virtuali e Linux.

DPM (Data Protection Manager)

Per backup delle applicazioni

I carichi di lavoro per backup delle applicazioni sono:

  • Pc client (a 64 bit, equipaggiato con Windows 10 e 11);
  • server (a 64 bit con Windows Server 2022, 2019, 2016);
  • System Center VMM (VMM 2022, 2019, 2016);
  • SQL Server (SQL Server 2022, SQL Server 2019, SQL Server 2017, 2016);
  • Exchange (versioni 2019, 2016);
  • SharePoint (2019, 2016 con gli SPS più recenti).

Backup di macchine virtuali: carichi di lavoro

Quelli per backup di macchine virtuali:

  • Host Hyper-V – agente protezione DPM in server host Hyper-V, cluster o VM (con Windows Server 2022, 2019, 2016);
  • Macchine virtuali VMware (Server VMware 6.0, 6.5, 6.7, 7.0)

Per Linux

I carichi di lavoro per Linux sono:

  • Linux in esecuzione come guest Hyper-V (Hyper-V in esecuzione in Windows Server 2016/2019/2022);
  • macchine virtuali Linux in esecuzione nelle versioni 6.0, 6.5, 6.7 o 7.0 di VMware vCenter e vSphere Hypervisor (ESXi).

Processi di ripristino

Per avviare l’attività di recupero dati, non è importante se il metodo di protezione dati sia basato su disco o su nastro. Per effettuare il ripristino i dati nel computer protetto, è necessario scegliere il punto di recupero dei dati.

Il DPM (Data Protection Manager) consente l’archiviazione fino a un massimo di 64 punti di ripristino per ciascun file in un gruppo di protezione dati. DPM è anche capace di archiviare fino a 448 backup completi e fino a 96 backup incrementali per ciascun backup completo rapido, per l’origine dei dati delle applicazioni. Una volta raggiunti i limiti dell’area di archiviazione, nel caso in cui sia ancora soddisfatto l’intervallo di conservazione per i punti di ripristino esistenti, i processi di protezione non avranno successo. L’intervallo di conservazione rappresenta il tempo necessario per i dati di backup disponibili. Per esempio, si può specificare se i dati debbano essere disponibili per una settimana, due settimane o un anno a partire dalla data scelta.

Il processo di ripristino differisce tra dati dei file e dati delle applicazioni. DPM crea punti di ripristino per i dati di file grazie a una copia shadow della replica a una pianificazione impostata. Per i dati dell’applicazione, invece, la creazione di un punto di ripristino avviene a ciascuna sincronizzazione e backup completo veloce. A ciascun membro del gruppo protezione dati si associano un volume di replica e un volume del punto di ripristino.

Gli amministratori di sistema effettuano il recupero dei dati dai punti di ripristino disponibili attraverso il ripristino guidato nella Console amministrazione DPM.

Il DPM consente agli amministratori di permettere agli utenti l’esecuzione dei propri ripristini tramite la funzionalità Versioni precedenti in Windows.

DPM (Data Protection Manager)

Processi di sincronizzazione supportati

Il DPM supporta i processi di sincronizzazione dei dati dei file e dei dati delle applicazioni:

  • per i dati di Exchange protetti;
  • Windows SharePoint Services e Microsoft Virtual Server non supportano il backup incrementale;
  • SQL Server database forniti da log, solo in lettura o sfruttando il modello di ripristino semplice non supportano il backup incrementale.

Le sincronizzazioni incrementali sono più veloci dell’esecuzione di un backup completo veloce. Il tempo per ripristinare i dati registra un incremento, tuttavia, con il numero di sincronizzazioni. Infatti il DPM deve effettuare il ripristino dell’ultimo backup completo, dunque deve eseguire il ripristino e l’applicazione di tutte le sincronizzazioni incrementali fino al momento scelto.

I DPM (Data Protection Manager) possono comprimere i backup

I backup prendono molto spazio, che può costare molti soldi; per ridurre lo spazio necessario si possono comprimere, anche se i backup compressi possono corrompere i file.

Nei dettagli nastro e libreria è possibile specificare se i dati devono essere compressi e crittografati su nastro.

Protezione dei dati

Per ogni gruppo di protezione dati, DPM (Data Protection Manager) individua il tipo di dati protetti, rendendo disponibili solo le opzioni di protezione per i dati. Gli obiettivi di ripristino permettono di quantificare le specifiche di protezione dati di un’organizzazione. Nel DPM (Data Protection Manager) a definire gli obiettivi di ripristino sono: l’intervallo di conservazione, la tolleranza di perdita dei dati, la pianificazione del punto di ripristino e, per le applicazioni di database, la pianificazione veloce del backup completo.

La tolleranza di perdita dei dati è la quantità massima accettabile di perdita di dati, misurata in tempo, rispetto ai requisiti aziendali. Si riferisce alla frequenza con cui avviene la sincronizzazione del DPM con il server protetto raccogliendo modifiche ai dati dal server protetto.

La pianificazione del punto di ripristino stabilisce il numero di punti di ripristino del gruppo di protezione da creare.

DPM (Data Protection Manager)

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