Cloud: AWS apre la region europea a Milano

Si espande così la presenza globale di Amazon Web Services, che offre anche in Italia la possibilità di sfruttare la tecnologia cloud per contribuire alla crescita del Paese in termini di innovazione, imprenditorialità e trasformazione digitale. Un’opportunità fondamentale per le organizzazioni italiane che hanno bisogno di potenziare la ricerca scientifica, facilitare il lavoro e l’apprendimento a distanza e fornire nuovi e innovativi servizi per rispondere alla pandemia da Covid-19

Pubblicato il 28 Apr 2020

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Dopo Dublino, Francoforte, Londra, Parigi e Stoccolma Amazon Web Services apre la sesta Regione AWS in Europa a Milano, offrendo così tecnologie Cloud avanzate che abilitano opportunità di innovazione, imprenditorialità e trasformazione digitale. Ciò porta il numero totale di Availability Zones a 76, situate in 24 regioni geografiche in tutto il mondo. Altre nove zone di disponibilità e tre ulteriori Regioni AWS verranno lanciate in Indonesia, Giappone e Spagna.

Come ha dichiarato Peter DeSantis, Senior Vice President of Global Infrastructure and Customer Support, Amazon Web Services. “Il cloud è stato una parte fondamentale della trasformazione in molti settori in tutta Italia, dall’automotive e utilities, al manifatturiero e al retail, e molto altro ancora”. Con l’apertura della Regione AWS di Milano, l’obiettivo è di estendere l’impatto positivo che la tecnologia cloud può generare in ogni area dell’economia, contribuendo alla continua crescita del Paese.

Infatti, a partire da oggi gli sviluppatori, le startup e le imprese, così come le organizzazioni governative, educative e non-profit possono eseguire applicazioni e fornire servizi agli utenti finali direttamente dai data center situati in Italia, offrendo minore latenza e alta ridondanza e mantenendo la piena proprietà e il controllo sui contenuti ospitati sul territorio nazionale. Inoltre, si tratta di strutture costruite per fornire i più alti livelli di sicurezza possibili e che soddisfano standard di conformità estremamente esigenti. Contestualmente AWS sta lanciando programmi educativi per preparare sviluppatori al futuro, utilizzando AWS Academy, AWS Educate e AWS Activate.

Ora più che mai, come sottolinea Werner Vogels, CTO di AWS “Vediamo i nostri clienti in tutto il mondo utilizzare un’infrastruttura di cloud computing efficiente e sicura per riuscire ad avere un impatto positivo significativo sulla vita di tutti i giorni in ogni parte del mondo. In Italia, molte organizzazioni stanno facendo leva su AWS per affrontare le sfide che la pandemia da Covid-19 ci pone, sia che si tratti di potenziare la ricerca scientifica, di facilitare il lavoro e l’apprendimento a distanza e ancora di fornire nuovi e innovativi servizi per rispondere all’emergenza”.

Continuità aziendale e bassa latenza, sicurezza e conformità

La Regione AWS Europe (Milano) possiede tre zone di disponibilità, ognuna delle quali comprende uno o più data center e sono situate in località geografiche separate e distinte, con una distanza sufficiente a ridurre il rischio che un singolo evento avverso abbia un impatto sulla continuità aziendale, ma abbastanza vicine da fornire una bassa latenza per le applicazioni ad alta disponibilità. Ogni zona di disponibilità è dotata di alimentazione, raffreddamento e sicurezza fisica indipendenti ed è collegata in una rete ad alta ridondanza e una latenza bassissima. I clienti AWS hanno la possibilità di progettare le proprie applicazioni per l’esecuzione in più zone di disponibilità al fine di ottenere una resilienza e fault-tolerance ancora maggiore.

Le regioni dell’infrastruttura AWS soddisfano i più alti livelli di sicurezza, conformità e protezione dei dati. Con l’avvio della nuova regione italiana, i clienti con requisiti di residenza dei dati per l’archiviazione dei contenuti in Italia possono farlo mantenendo la completa proprietà dei propri dati e che questi non verranno spostati a meno che non scelgano loro stessi di farlo. Inoltre, i clienti che sviluppano applicazioni conformi al Regolamento generale sulla
protezione dei dati (GDPR) hanno accesso a un’altra regione sicura di infrastrutture AWS nell’Unione Europea (UE).

Come vengono utilizzati gli AWS in Italia

I clienti di tutti i settori e di tutte le dimensioni, tra cui start-up, imprese e organizzazioni del settore pubblico, eseguono tutti i casi d’uso immaginabili su AWS. Le organizzazioni migrano i loro carichi di lavoro in AWS per ridurre i costi, accelerare l’innovazione e il time-to-market. Come si legge in questo blog post, in Italia esistono già molte applicazioni mission-critical che utilizzano AWS Cloud.

La grande azienda di cioccolato Ferrero è un cliente AWS dal 2010. Utilizzando un modello template-based per condividere funzioni e caratteristiche con 250 siti Web in 80 paesi, l’azienda affronta molto più facilmente i picchi di traffico e diminuisce i costi del 30% .

Vodafone Italia utilizza AWS Cloud per fornire la potenza di elaborazione per servizi extra ai clienti mobili con account pay-as-you-go. In tre mesi questo servizio è stato creato da zero, a un livello di conformità del Livello PCI DSS 1. Può essere ridimensionato rapidamente e ha già prodotto una riduzione del 30% delle spese in conto capitale.

Il Center for Earth Observation presso la European Space Agency sta utilizzando il programma Data User Element (DUE) che consente nelle ore di punta di archiviare fino a 30 terabyte di osservazioni e immagini, a cui possono accedere 50.000 utenti.

E’ da anni che AWS investe in Italia, oggi sostiene la lotta contro il Coronavirus

“Il lancio della Regione AWS in Italia conferma il nostro costante impegno a favore degli italiani e rafforza ulteriormente il nostro sostegno al grande potenziale del Paese. L’apertura di questa Regione è il più recente di una lunga lista di investimenti che abbiamo fatto in Italia” dichiara Vogels.

AWS sbarca in Italia nel 2012, con il lancio di una edge location a Milano alla quale segue una sede AWS in città nel 2014 e un’altra a Roma nel 2016, con team di account manager, business development manager, rappresentanti del servizio clienti, partner manager, consulenti di servizi professionali, technical account manager e molti altri per supportare i clienti a transitare verso il cloud.

Sempre nel 2016, AWS acquisisce NICE Software, un fornitore di software e servizi per l’informatica tecnica e ad alte prestazioni – HPC (High Performance Computing) – con sede in Piemonte. Nel 2017 apre una seconda edge location a Palermo, con un endpoint AWS Direct Connect a Milano nel 2019, per consentire ai clienti di stabilire una connessione di rete dedicata dalla loro sede ad AWS. Nel 2019, altre due nuove edge location a Milano e una a Roma per supportare e soddisfare la domanda dei clienti.

Tutti investimenti, che si aggiungono alle migliaia di posti di lavoro permanenti generati negli anni e agli oltre 4 miliardi di euro di investimenti di Amazon, dal 2010. Oggi, con una donazione di 3,5 milioni di euro alla Protezione Civile italiana e alle organizzazioni no profit, Amazon si impegna a sostenere la lotta contro l’epidemia Covid-19, in tutti i territori e le comunità italiane in cui i dipendenti di Amazon vivono e lavorano.

“Siamo rimasti colpiti non solo da come i nostri clienti stanno innovando con l’uso della tecnologia, ma anche dalla solidarietà e dall’ingegnosità dimostrata dagli Italiani. Dalla stampa 3D delle valvole respiratorie per gli ospedali agli sforzi eroici di tutto il personale medico e di primo soccorso, il popolo italiano è stato ed è un faro di determinazione in questo periodo” ha affermato il CTO di AWS.

AWS Cloud per affrontare la pandemia Covid-19

Nel campo della ricerca scientifica, Expert System, un fornitore di software indipendente (ISV) della rete di partner di AWS (APN), ha costruito la Piattaforma di Ricerca Clinica su AWS che aggrega informazioni provenienti da varie fonti affidabili di contenuti scientifici e comunicati stampa e fornisce agli scienziati che lavorano nella ricerca biomedica in tutto il mondo uno sportello unico dove accedere alle ultime novità per guidare la loro ricerca.

Migliaia di aziende e istituti di istruzione hanno rapidamente messo a punto soluzioni di apprendimento a distanza sicure e scalabili, per far sì che milioni di studenti continuino a ricevere l’istruzione che meritano. Un esempio è bSmart Labs, un ISV italiano di formazione digitale, che ha utilizzato Amazon Chime Software Development Kit (SDK) per aggiungere rapidamente funzionalità di videochiamata alla loro applicazione di apprendimento remoto bSmart Classroom, offrendo possibilità di comunicazione in tempo reale a 560.000 insegnanti e studenti bSmart Classroom durante questo periodo.

Con tutta l’Italia in lockdown, la condivisione di informazioni da parte delle amministrazioni pubbliche locali e la capacità di rispondere rapidamente alle domande dei cittadini sono diventate un servizio pubblico fondamentale. Uno degli esempi in questo ambito è stato il lavoro del Comune di Codogno, in Lombardia. Grazie all’utilizzo di Amazon Connect, ha costruito un call center in meno di una settimana per indirizzare le chiamate direttamente al personale del comune, aiutando a rispondere rapidamente alle domande dei cittadini su COVID-19, in un momento in cui la velocità si è rivelata fondamentale.

Parte integrante degli sforzi nella gestione del contagio, è anche quello di fornire alle persone in tutta Italia le mascherine protettive. Con questo obiettivo, l’azienda tessile e di abbigliamento italiana Miroglio Group ha convertito la catena di produzione di uno dei suoi stabilimenti di Alba, nel nord-ovest dell’Italia, passando da tessuti per abbigliamento alla produzione di mascherine lavabili in cotone ed elastan. Con il personale dell’azienda a casa in isolamento, Miroglio Group è stata in grado di coordinare questo cambiamento di produzione a distanza grazie al cloud.

Un altro esempio di come gli italiani stanno rispondendo all’emergenza è COD19.it, un’applicazione creata da Gianvincenzo Zuccotti, Primario di Medicina dell’Università Statale di Milano, e sviluppata da Link Up, un APN Partner. L’applicazione consente al personale medico di entrare in contatto, via telefono, con pazienti affetti da Coronavirus positivi e sospetti positivi, dimessi dall’ospedale per verificarne lo stato di salute con due chiamate al giorno e fornendo loro assistenza medica continuativa, attraverso un costante monitoraggio e supporto a distanza, fino a quando non viene certificata la completa guarigione.

Immagine fornita da Shutterstock.

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