Watson AIOps: l’intelligenza Artificiale al servizio delle Operations IT

La nuova piattaforma IBM Watson AIOps punta a mettere l’Intelligenza artificiale al servizio dell’IT con funzionalità che consentono di automatizzare le infrastrutture IT per renderle nello stesso tempo più efficienti e più resilienti

Pubblicato il 07 Mag 2020

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Tra i passaggi chiave di Arvind Krishna, Ceo IBM nel suo keynote al Think Digital due richiamano direttamente a indirettamente alla necessità di aumentare grazie all’Intelligenza Artificiale la capacità di azione delle operations IT: la previsione, prima di tutto, che tutte le imprese sono destinate e diventare delle AI Company, e dunque che serve dotare l’area IT di strumenti adeguati per vincere questa sfida, in secondo luogo la fortissima attenzione sul ruolo dell’Hybric Cloud da vivere e interpretare, secondo Krishna, come un “imperativo” e del Cloud più in generale anche come occasione e piattaforma per la modernizzazione delle applicazioni.

Dunque un richiamo al ruolo dei CIO e alla necessità di dotarlo di strumenti che gli permettano di guidare questa trasformazione verso l’intelligenza artificiale ed è qui che si colloca la nuova piattaforma IBM Watson AIOps che punta a mettere l’Intelligenza artificiale al servizio dell’IT con funzionalità che consentono di automatizzare le infrastrutture IT per renderle nello stesso tempo più efficienti e più resilienti, più precise e veloci nell’intercettare minacce e rischi e più efficaci nel trovare soluzioni in tempo reale. E’ il concetto della resilienza IT che permette alle imprese di aumentare la loro capacità di reazione e adattamento complessivo a situazioni di emergenza e, come in più circostanze evidenziato nelle sessioni del Think Digital permettendo nello stesso tempo di aumentare la resilienza senza subire compromessi in termini di efficienza.

AI per la gestione di fonti, di dati, di nuovi fenomeni

Watson AIOps porta vantaggi in una serie di attività partendo da una serie di considerazioni: da una parte il crescente volume di dati che le aree IT e le infrastrutture IT sono chiamate a gestire, in secondo luogo la eterogeneità delle fonti di dati a loro volta in costante crescita. Nello stesso tempo la domanda, straordinariamente accelerata nel periodo della pandemia Covid-19, di leggere i fenomeni, di cogliere segnali, di interpretarli e di fornire risposte in tempo reale permettendo all’IT e alla organizzazioni di reagire e di adattarsi a fronte di nuovi rischi o di cambiamenti repentini, ad esempio a livello di domanda o di comportamento tra attori di una filiera. E una delle parole chiave che accompagnano questa grande “domanda” di resilienza è “capacità di reazione in real time e capacità predittiva“.

Ed è proprio qui che l’Intelligenza Artificiale è chiamata a svolgere un ruolo speciale. L’AI nelle imprese e nelle organizzazioni permette all’IT di intercettare le anomalie relative a un evento o prima che un evento possa accadere e lo può fare con maggior efficacia rispetto al passato grazie alla possibilità di gestire volumi crescenti di dati (structured e unstructured), mettendoli in relazione, creando dei modelli e delle analisi in real time dei comportamenti per intercettare le possibili anomalie e per valutare se possono rappresentare o ricondurre a possibili rischi.

Grazie all’AI è possibile una gestione più efficiente dell’IT indirizzando anche una riduzione dei costi nella ottimizzazione della capacità di calcolo, nell’indirizzamento in automatico dei carichi di lavoro, nella identificazione di errori e nella prevenzione di incidenti, permettendo l’attuazione di forme di “miglioramento continuo” anche con l’introduzione di logiche di autocorrezione per garantire al personale IT la possibilità di indirizzare il proprio lavoro su attività a maggior valore.

Watson AIOps è basata su Red Hat OpenShift ed è fedele al messaggio con cui Krishna ha rappresentato l’Hybrid Cloud, ovvero come una sorta di “imperativo” per le imprese. La piattaforma può essere infatti gestita in contesti di Hybrid Cloud ed è integrabile con l’ IT monitoring di Mattermost e ServiceNow.

L’AI per la modernizzazione delle applicazioni

Relativamente al  supporto dell’AI all’IT arriva anche il tema dell’Intelligenza Artificiale come abilitatore di una modernizzazione delle applicazioni. E al Think Digital i riflettori hanno portato l’attenzione anche su Accelerator for Application Modernizing with AI come nuovo componente del servizio di Cloud Modernization di IBM.

Se la domanda è come accelerare e rendere meno oneroso l’impegno delle imprese in termini di modernizzazione delle application, la risposta è nelle opportunità fornite da soluzioni per l’apprendimento continuo, da una ottimizzazione dei percorsi di innovazione in logica end to end e dalla possibilità di disporre di modelli di Intelligenza Artificiale che consentono di adattare questa evoluzione alle logiche e alle preferenze di software development di ciascuna area IT

Ma il “supporto” ai Cio non si ferma qui, ci sono poi anche le soluzioni per l’automazione delle business operation che grazie a un aggiornamento di IBM Cloud Pak for Automation permette di creare ed eseguire app di automazione, che consentono di aumentare l’efficienza complessiva delle attività digitali.

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