Open Innovation e Big Data, il futuro delle banche passa da qui

Le nuove tecnologie, l’avvento del fintech e la direttiva Psd2, prevede Indra, obbligheranno le banche ad aprire i loro sistemi ai fornitori esterni. La grande sfida sarà replicare i modelli degli Over-the-top

Pubblicato il 14 Nov 2017

Data Governance Act (DGA)

La grande sfida per il mondo bancario è riformulare la value proposition e per farlo serve una gestione innovativa dei Big Data, supportata da piattaforme tecnologiche dotate di capacità analitiche e di strumenti di Analytics. Se vogliono vincere le sfide del futuro, le banche devono in sostanza replicare il modello di “open platform” dei giganti tecnologici come Google, Apple, Facebook e Amazon, al fine di costruire una nuova value proposition e di affrontare il tema della redditività attraverso la Trasformazione Digitale. A questa conclusione giunge il report di Indra intitolato “La nuova banca, una piattaforma al servizio del tuo benessere finanziario”.

Le banche, spiega il report, sanno di poter uscire dalle sabbie mobili della crisi solo con una riconversione del business attuata attraverso la Trasformazione Digitale. Lo studio cita l’ambizioso approccio dei giganti tecnologici come l’esempio di una consapevolezza che le regole del mondo virtuale sono molto diverse da quelle del mondo fisico. Nel nuovo contesto, la massimizzazione del valore richiede un’innovazione “aperta” e la creazione di una community di sviluppatori in grado di creare prodotti sui loro sistemi.

Stando agli autori del rapporto, l’emergere delle nuove tecnologie, l’avvento del Fintech e la direttiva Psd2, che obbligherà le banche ad aprire i loro sistemi ai fornitori esterni, rappresentano lo scenario di riferimento per un’istituzione bancaria per attuare la trasformazione digitale, vista come soluzione alla mancata crescita in redditività e come base per instaurare un nuovo modello di rapporto con il cliente. Lo scatto verso una logica di piattaforma richiede però una “de-verticalizzazione” della banca, che non esclude una visione a 360 gradi del cliente, fattore chiave per offrire un posizionamento di valore evitando di diventare un mero provider tecnologico che vende servizi.

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