Digital Skill, Open P-Tech di Ibm sbarca in Italia

La piattaforma gratuita per l’apprendimento delle competenze necessarie al mondo del lavoro mette a disposizione più di 60 ore di apprendimento a distanza e più di 125 attività su AI, cloud computing e cybersecurity

Pubblicato il 03 Nov 2020

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E’ disponibile anche in Italia Open P-Tech di Ibm, la piattaforma di formazione gratuita per l’apprendimento delle competenze digitali che fornisce agli educatori e agli studenti, dai 14 ai 20 anni, accesso a percorsi di istruzione in competenze tecnologiche come AI, cloud e cybersecurity, e a competenze professionali come il Design Thinking. L’iniziativa nasce nel contesto di quelle che Ibm mette in campo su scalal globale per accompagnare le nuove generazioni verso competenze più  allineate al mondo del lavoro e nel contempo fornire a chi ha bisogno di un aggiornamento continuo gli strumenti adeguati. Oltre a Open P-Tech sono già attive la piattaforma Reignite Skillbuild, per il continous learning, e P-Tech “Esperti Digitali”, il percorso di studi avviato a Taranto giunto al suo secondo anno.

Open P-Tech, si legge in una nota di Ibm, consente agli studenti di acquisire i crediti formativi necessari per il loro percorso scolastico. “La pandemia è stata un acceleratore della trasformazione tecnologica nel nostro Paese: nuove modalità di apprendimento dovranno consentirci di tenere il passo, anche a distanza, se vogliamo dotare le nuove generazioni delle competenze rilevanti per l’era digitale e per il mercato del lavoro – afferma Enrico Cereda, presidente e amministratore delegato di Ibm Italia – Da un lato, si tratta di una sfida importante che possiamo affrontare solo in ottica di ecosistema, promuovendo una nuova e rinsaldata alleanza tra pubblico e privati, dall’altro rappresenta una grande opportunità per preparare al meglio il nostro capitale umano”.

“Siamo convinti sostenitori dell’innovazione a scuola, tecnologica e metodologica, utile ad accompagnare gli studenti verso nuove competenze che permettano loro un ingresso agevolato nel mondo del lavoro – aggiunge Antonello Giannelli, presidente di Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola) – Per questa ragione favoriremo la conoscenza di Ibm Open P-Tech nelle scuole italiane, mettendone a conoscenza dirigenti scolastici e docenti perché gli studenti possano trarne vantaggio”.

Lanciato per la prima nel 2011, il modello P-Tech (Pathways to Technology Early College High School) è stato già adottato in 220 scuole di 28 Paesi con la partecipazione di oltre 150.000 studenti e 600 partner aziendali. Dal 2019 è presente anche in Italia a Taranto, dove il 21 ottobre si è inaugurato il secondo anno del percorso, che vede impegnati 290 ragazzi di 6 scuole del territorio. Questo modello di apprendimento consente a studenti e insegnanti – tramite moduli online – di guadagnare un attestato digitale che certifichi le conoscenze acquisite. Sono disponibili 12 corsi su tecnologie emergenti come blockchain, intelligenza artificiale, cybersecurity e cloud computing e corsi su metodologie quali Agile e Design Thinking, atte ad accrescere le competenze professionali.

Open P-Tech – prosegue la nota – permette anche di rispondere all’esigenza delle scuole di essere in linea con il Clil (Content and Language Integrated Learning), che richiede l’insegnamento di alcune discipline non linguistiche in lingua straniera. Questa attività è obbligatoria in Italia per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e degli istituti tecnici e per quelli del terzo e quarto anno dei licei linguistici. Entro la fine del 2020 alcuni corsi presenti sulla piattaforma saranno comunque disponibili anche in lingua italiana.

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