IoT, la vera sfida è valorizzare i dati

Dall’ottimizzazione dei processi interni alla creazione di campagne pubblicitarie mirate. Così i Big Data generati dai device smart possono aumentare l’efficienza interna e garantire nuove fonti di ricavi

Pubblicato il 29 Ago 2017

Customer Data Platform

L’Internet of Things mette a disposizione delle aziende decine e centinaia di dataset che, se raccolti e analizzati a dovere, sono in grado di garantire un valore aggiunto a tutta la catena di produzione e vendita. La grande sfida posta dall’evoluzione dei dispositivi smart risiede proprio nella valorizzazione dei dati generati.

Un processo che, sottolinea uno studio degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, può seguire cinque strade.

  • L’ottimizzazione dei processi interni, con ricadute positive in termini di aumento dell’efficienza (riduzione di costi e tempi) e di efficacia (servizio clienti). È possibile ad esempio monitorare in tempo reale il funzionamento di un impianto produttivo, raccogliendo dati utili a introdurre nuove logiche di manutenzione predittiva per limitare i fermi di produzione.
  • Le nuove generazioni di prodotti e servizi, che nascono dallo sfruttamento dei dati sull’utilizzo dei device smart da parte degli utenti evitando sprechi di tempo in fase di progettazione.
  • La personalizzazionene dei prodotti e dei servizi basata sull’analisi dei dati raccolti, che aiutano a intercettare in modo mirato i bisogni della clientela. Le esigenze del consumatore conquistano così il centro dell’offerta aziendale.
  • La monetizzazione diretta dei dati. Un’azienda può infatti decidere di vendere le info raccolte a soggetti terzi, generando una nuova fonte di ricavi. Si tratta in sostanza di individuare i soggetti interessati
  • Advertising & commerce. L’IoT offre la possibilità di ottenere dati utili per la creazione di campagne pubblicitarie mirate. Sono così le abitudini di interazione fra il consumatore e il dispositivo intelligente a guadagnarsi un posto di rilievo.

Questi schemi di estrazione di valore aggiunto dalle informazioni non sono ugualmente diffusi e maturi. Particolarmente indietro risultano la monetizzazione dei dati e il canale advertising & commerce. Il motivo, spiega il report, risiede nella tradizionale riluttanza a cedere i propri dati personali a meno di ricevere vantaggi concreti.

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