Point of View

Gestione integrata dei rifiuti: IBM e SAP uniscono le forze

Cloud, IoT e ERP: sono queste le principali leve tecnologiche alla base di un importante progetto di piattaforma sviluppato da IBM e SAP e volto a rendere più efficace i processi di waste management

Pubblicato il 10 Dic 2021

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In questo specifico momento storico la sostenibilità è diventata centrale su tutti i tavoli: dai Governi alle Istituzioni, dalle imprese ai privati cittadini. È un tema caldo nella sua drammaticità e urgenza, ma che oggi più che mai deve essere affrontato con quel pragmatismo che porta allo sviluppo e all’adozione di strumenti e policy che facilitano il raggiungimento di obiettivi concreti e misurabili.
Tra le mille sfaccettature con le quali è possibile oggi declinare il tema della sostenibilità ambientale, non v’è dubbio che anche la raccolta dei rifiuti e la loro corretta gestione, spesso in logica integrata, abbiano un peso tutt’altro che irrilevante nel raggiungimento di importanti obiettivi di salvaguardia e tutela del territorio e dell’ambiente. Obiettivi oggi più raggiungibili grazie al crescente utilizzo di importanti leve tecnologiche.

IoT, Cloud e ERP per una piattaforma integrata

È in questo contesto, dunque, che si inserisce un interessante progetto che vede IBM e SAP alleate nello sviluppo di una piattaforma integrata per la gestione dei rifiuti, nella quale tutti i processi e tutti gli attori trovino un loro spazio e una loro collocazione.
“In questo progetto – racconta Fabio Belardinelli, SAP Managing consultant Logistic & Purchasing di IBM– abbiamo fuso le due anime di IBM che si occupano rispettivamente di Business Transformation Services, vale a dire dei servizi di implementazione, e di Hybrid Cloud Services, mettendole al servizio di un progetto di trasformazione e di analisi dei processi, nel quale è stata adottata la puattaforma SAP S/4HANA con una declinazione specifica dedicata per l’appunto al waste management”.
La piattaforma integra anche Beam IoT, una soluzione flessibile e aperta sviluppata da IBM per indirizzare le esigenze specifiche delle multiutility: in questo caso si tratta di ricevere dai dispositivi connessi, dai mezzi per la raccolta ai singoli contenitori dei rifiuti, informazioni importanti che consentono di organizzare in maniera migliore la raccolta stessa.

Una revisione completa dei processi

“Il vero valore di questo progetto – prosegue Andrea Manini, SAP Managing consultant Manufacturing & Operation di IBM – è che non si limita alla raccolta del dato puntuale. Abbiamo lavorato proprio sull’integrazione di tutti i processi che interessano questa attività e di tutti gli attori cui sono in capo. Si va dunque dalle fasi di progettazione e programmazione dei servizi di raccolta al coordinamento dei mezzi, dalla gestione dei terzi a quella degli impianti, dal customer care alla gestione delle autorizzazioni, passando per attività di budgeting, tariffazione, pianificazione economico-finanziaria”.
Di fatto, tutte le informazioni sono centralizzate nel sistema e vengono utilizzate dai singoli servizi per garantire una maggiore efficienza operativa.

Una piattaforma di orchestrazione

“La piattaforma funge di fatto da orchestratore, al servizio dei diversi stakeholder, che includono amministrazioni pubbliche, smaltitori, cittadini-contribuenti e chiunque faccia parte di questo ampio ecosistema”.
L’ottimizzazione dei flussi e del servizio è senza dubbio uno dei principali obiettivi di questo progetto. L’organizzazione della raccolta viene effettuata non solo sulla base di una pianificazione generale, ma anche sulla base delle informazioni che arrivano da Beam IoT.
Gli operatori dei mezzi, ad esempio, sanno qual è il percorso loro assegnato, il tipo di rifiuto che devono raccogliere e tutti i punti di raccolta che devono toccare.
Il sistema è in grado di intervenire rimodulando le assegnazioni nel caso di eventi speciali o di particolari segnalazioni che possono arrivare dalle amministrazioni o anche dai singoli cittadini.
“L’obiettivo è dare alla multiutility quella capacità di risposta, quella agilità e quel controllo del flusso indispensabile per offrire un servizio di qualità ai propri clienti – prosegue Fabio Belardinelli -. È importante sottolineare come l’ambito di questo progetto sia davvero ampio. Abbiamo cercato di integrare in un’ottica di economia circolare tutto quello che gira intorno a rifiuto. Per questo la gestione del progetto si estende anche agli impianti che si occupano dello smaltimento del rifiuto: dal punto di vista normativo, un mezzo non può uscire per effettuare la raccolta di un certo tipo di rifiuto se non sa già presso quale impianto andare a conferirlo”.

Nuovi livelli di automazione

Gli obiettivi di Business Continuity e Alta Affidabilità, centrali in questo progetto, sono raggiungibili grazie a un approccio di Continuous Integration & Delivery.
In questo caso, l’integrazione con SAP fa la differenza.
“Una gestione integrata significa poter lavorare su diverse tipologie di informazioni per abilitare nuovi livelli di automazione: la capacità di smaltimento degli impianti, i dati quantitativi sulla raccolta, quelli relativi ai mezzi di raccolta”.
Disporre di tutti i dati relativi ai mezzi di raccolta, ad esempio, significa poterli integrare con le pese: all’arrivo sull’impianto, conoscendo la tara, è possibile effettuare una pesatura istantanea, determinando in tempo reale qual è l’effettiva quantità di rifiuto effettivamente conferita.
“Tutte le informazioni vengono raccolte all’interno di Beam e da qui vengono trasferite a SAP per arrivare a toccare finanche gli aspetti di fatturazione, sia che l’amministrazione decida per un addebito puntuale ai singoli contribuenti, in base a quanto effettivamente conferito, sia che la definizione degli importi risponda ad altre logiche. La gestione end-to-end di tutto il ciclo del rifiuto è un processo davvero complesso e noi siamo stati in grado di integrare anche gli impianti gestiti terzi a cui vengono conferite alcune particolari tipologie di rifiuti che non vengono gestiti direttamente dalla multiutility, così come i mezzi di terzi a supporto della multiutility laddove vi sia necessità di integrazione della flotta”.
In effetti, Beam può essere esteso ad altre società controllate o partecipate in maniera “plug&play”, abilitando dunque la creazione di una infrastruttura dinamica, in grado di adattarsi ai picchi di lavoro, che vengono armonizzati e gestiti in modo trasparente.

Uno strumento per i comuni ma anche per i cittadini

Questa progettualità, che può essere implementata sia in comuni di grandi dimensioni e città metropolitane, sia in comuni di piccole e medie dimensioni, ha come obiettivo facilitare tutto quanto ruota intorno alla raccolta dei rifiuti, in particolare per quanto attiene alla raccolta differenziata in un’ottica di economia circolare. Tutto questo facilitando il dialogo non solo tra enti e soggetti coinvolti nell’attività, ma anche e soprattutto con il cittadino che ha a propria disposizione uno strumento di facile utilizzo che gli fornisca tutte le informazioni utili e necessarie per effettuare correttamente la raccolta e la differenziazione.
Nel contempo, lo strumento deve offrire alla multi-utility e alla municipalità dati e informazioni preziose per valutare comportamenti, tendenze, bisogni e individuare le aree di intervento che consentano di rendere più efficiente il servizio, mantenendo stretto il controllo su costi e sprechi.

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