Il futuro dell’automotive secondo IBM

La capacità di un veicolo di riconoscere i suoi occupanti, integrarsi con i loro dispositivi mobili e avere con essi una conversazione naturale porterà a una maggiore rilevanza del marchio e ad una crescente fedeltà da parte dei consumatori. L’83% degli intervistati comprende il valore strategico dei dati, tuttavia, solo il 18% afferma di operare oggi su una piattaforma di dati digitale.

Pubblicato il 20 Set 2019

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Come sarà la mobilità del futuro? E come evolverà, insieme alla mobilità, l’industria automotive? Certamente il digitale è destinato a svolgere un ruolo sempre più importante e centrale. Cosa succederà se pensiamo che il 48% dei consumatori afferma che brand e servizio di assistenza del veicolo non avranno più importanza nel futuro dell’industria automobilistica. Ciò che importa, per i nuovi consumatori dell’automotive, è che l’auto sia conveniente e il servizio di facile accesso. Un cambiamento che si stima avverrà nei prossimi 10 anni, seguendo la tendenza progressiva dei consumatori nel conferire più valore all’utilizzo delle automobili rispetto al loro mero possesso.

1.500 dirigenti dell’industria automobilistica a livello mondiale sono stati intervistati da IBM per determinare le influenze che stanno indirizzando il settore automobilistico e la natura del cambiamento che travolgerà tale ecosistema nei prossimi dieci anni. Sviluppato dall’IBM Institute for Business Value (IBV), lo studio Automotive 2030: Racing toward a digital future ha anche esaminato le risposte di oltre 11.500 consumatori per comprendere le aspettative dalle esperienze digitali mobili.

“Nel prossimo decennio, man mano che le auto si evolveranno in macchine in rete governate dal software, il concetto di marchio automobilistico dovrà affrontare una rivoluzione che vedrà emergere come prioritaria l’esperienza digitale dell’utente all’interno del veicolo, rispetto alle caratteristiche di guida” ha affermato Ben Stanley, Global Automotive Research Lead Institute for Business Value, IBM.

Automotive: oltre al costo e alla convenienza contano le esperienze digitali

Gli executive affermano che la capacità di un veicolo di riconoscere i suoi occupanti, integrarsi con i dispositivi mobili e intrattenere una conversazione naturale porterà a una maggiore rilevanza del marchio e ad una crescente fedeltà da parte dei consumatori. Questi sono i termini che ridefiniscono i fattori differenzianti del futuro brand automobilistico, abbracciando piattaforme digitali aperte, cambiando le modalità di lavoro e accelerando gli sforzi di riqualificazione del personale.

Reinventare le proprie organizzazioni con tecnologie digitali supportate dai dati è secondo la metà dei dirigenti delle case automobilistiche la strategia per avere successo nei prossimi 10 anni. L’83% degli intervistati comprende il valore strategico dei dati che possono alimentare l’efficienza operativa, nuovi modelli di business, esperienze digitali rivolte al consumatore, l’integrazione con altri dispositivi, servizi personalizzati e la capacità di collegarsi ad altri aspetti della vita di una persona. Tuttavia, solo il 18% dei rispondenti afferma di operare oggi su una piattaforma di dati digitale.

Nuove competenze critiche sono però essenziali affinché i veicoli possano offrire esperienze digitali personalizzate e intelligenza artificiale e guida autonoma diventino caratteristiche standard. Si stima che l’industria dovrà spendere oltre 33 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni per portare la forza lavoro alla velocità del digitale. I dirigenti si aspettano un drastico aumento dei budget dedicati alla formazione e alla riqualificazione del personale.

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