Dalla BEI 40 milioni di euro per il database mondiale per la ricerca sul cancro

La Banca per gli Investimenti Europea ha concesso un prestito di 40 milioni di euro alla tedesca Indivumed per la realizzazione di un database globale di dati sul genetici e fenomenici sul cancro, corredato delle tecnologie necessarie alla loro comprensione e interpretazione

Pubblicato il 10 Gen 2018

dati bioeconomia

La Banca per gli Investimenti Europea ha deciso di accordare un prestito di 40 milioni di euro, garantito dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI), alla tedesca Indivumed GmbH, società specializzata nella ricerca oncologica, perché possa sostenere il suo progetto di realizzazione di un database globale, a supporto dei ricercatori attivi nella lotta contro il cancro.

La Data Science applicata alla ricerca medico-scientifica

Non si tratta “semplicemente” di raccogliere e rendere accessibili ai ricercatori i dati dei pazienti oncologici, ma di corredare il database di ulteriori tecnologie per l’analisi e la comprensione dei dati complessi sulla malattia e sui percorsi terapeutici.
Il fondatore e Ceo di Indivumed, Harmut Juhl, parla di “raccolta di dati clinici e tissutali secondo standard scientifici identici in tutti il mondo, utilizzando la nostra rete clinica globale, attiva fin dal 2002. Con questo investimento daremo vita a un database globale sul cancro, nel quale confluiranno dati genetici e fenomenici relativi a pazienti europei, nordamericani e asiatici. Utilizzando una piattaforma IT integrata, i ricercatori saranno in grado di meglio comprendere la complessità del cancro, così da sviluppare tecniche diagnostiche e nuove terapie più efficaci e a costi più contenuti, a beneficio dei pazienti di tutto il mondo”.

Perché BEI ed EFSI sostengono Indivumed

A spiegare la ratio di questo investimento è intervenuto Vytenis Andriukaitis, Commissario Europeo per la Salute e la sicurezza alimentare sostenendo in primis che “gli investimenti sulla salute ripagano, dal momento che contribuiscono a migliorare il benessere della popolazione e degli individui”.
Soprattutto, Andriukaitis ha spiegato che i sistemi sanitari in molti degli Stati membri dell’Unione Europea hanno bisogno di investimenti in infrastrutture, tecnologie innovative e nuovi modelli di cura.
A sua volta Ambroise Fayolle, vice presidente della Banca per gli Investimenti Europea, responsabile per l’Innovazione, ha spiegato i motivi alla base della scelta di Indivumed, riconosciuta come realtà altamente innovativa nel mercato biotech, ambito nel quale l’Europa vuole crescere significativamente.

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