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Data center: investimenti globali raddoppiati nel 2021

Secondo un rapporto DLA Piper. A trainare sono gli hyperscaler e la transizione verso i servizi cloud post-pandemia. La tendenza si conferma nel 2022. Il ruolo della sicurezza energetica e sostenibilità nell’era ESG

Pubblicato il 28 Lug 2022

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Da un’indagine sui data center a firma di DLA Piper, emerge che gli investimenti globali totali in infrastrutture sono più che raddoppiati nel 2021. Anche quest’anno si osserva un’analoga crescita.

Il mercato mondiale dei data center sfiora i 60 miliardi di dollari. Ecco la mappa della crescita degli investimenti globali e le tendenze future, che spaziano dalla sicurezza energetica alla sostenibilità ai tempi degli ESG.

Data center: ecco gli investimenti globali

Lo studio, condotto dallo studio legale internazionale DLA Piper e intitolato “The meteoric rise of the data centre: key drivers behind global demand“, riporta una grande crescita. Il valore degli investimenti nei data center a livello globale ha raggiunto quota 59,5 miliardi di dollari.

Il numero di transazioni, invece, ha registrato un aumento annuo del 64%, passando da 69 nel 2020 a 117 unità nel 2021.

Dopo essere raddoppiata in valore, l’indagine stima che la crescita prosegua anche quest’anno. Fino allo scorso 7 giugno, dunque nell’arco del primo semestre 2022, già si contano infatti 41 transazioni per attestarsi a quota 21,3 miliardi di dollari. L’incremento è a tripla cifra: è pari al 100% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Inoltre, il 45% dei developer, il 56% dei fornitori di debito e il 67% degli investitori azionari stima di investire in quattro o più progetti di data center nell’arco dei prossimi 24 mesi.

Si fermavano, rispettivamente, al 10%, al 27% e al 37% di chi ha investito in quattro o più data center nell’ultimo biennio.

Gli hyperscaler, come Facebook, Google e Microsoft, trainano la domanda record di data center. Sono le Big Tech che si sono più avvantaggiate della migrazione ai servizi cloud, in crescita fin dallo scoppio della pandemia.

Transazioni prossime alla chiusura (Fonte: InframationGroup)
Transazioni prossime alla chiusura (Fonte: InframationGroup)

Nuovi investitori dal mercato real estate

L’ascesa dei data center come investimento di classe asset sta attraendo nuovi sostenitori e finanziatori, come gli investitori del real estate che non hanno una tradizione negli investimenti nei data center, a differenza di una varietà di fondi infrastrutturali, in particolare quelli con un focus sulle infrastrutture digitali che investono in aree come la fibra e le Telco.

“L’incertezza affligge asset tradizionali come uffici (nell’era dello smart working e lavoro ibrido, ndr) e retail (nell’era dell’eCommerce, ndr), ma tanti investitori del real estate cercano dove investire con successo nel mondo post-Covid: i data center rappresentano una grande opportunità” commenta Alanna Hasek, partner, DLA Piper. “Vediamo anche nuovi capital player che guardano ai data center come un innovativo asset class”.

I data center attraggono dunque nuovi, freschi capitali. Le previsioni di crescita del valore degli investimenti (inclusi quelli a debito) nei data center stimano un aumento nei prossimi 24 mesi rispetto al biennio precedente.

Oltre due terzi degli intervistati nell’indagine crede che il valore degli investimenti metterà a segno un incremento del 30%. Sebbene gli intervistati di tutte le regioni geografiche esprimano ottimismo sul valore complessivo degli investimenti nell’arco dei prossimi 24 mesi, gli investitori europei appaiono particolarmente entusiasti.

Oltre tre quarti (76%) degli intervistati europei, infatti, prevede un aumento di almeno del 30%. Si tratta di una percentuale elevata rispetto agli intervistati che fanno base negli USA (60%) e comunque sopra a quelli che risiedono nell’area dell’Asia-Pacifico (72%).

Data center: la mappa della crescita degli investimenti globali

Cina, India e Stati Uniti dominano la classifica degli investimenti previsti per i prossimi 24 mesi.

Nonostante gli investimenti nei data center si intensifichino soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, si stima che la regione Asia-Pacifico guiderà la crescita futura.

Sebbene il 70% degli intervistati giudichi gli asset dei data center americani sopravvalutati, gli USA sfiorano la metà della capacità hyperscale globale. Inoltre, il Paese vanta la più vasta pipeline di progetti di data center.

Tuttavia, il 79% degli intervistati prevede che la Cina sia uno dei tre Paesi con investimenti più in crescita nei prossimi due anni. Seguono l’India (56%) e gli Stati Uniti (54%). L’ascesa degli hyperscaler cinesi, fra cui spiccano Alibaba, Tencent e ByteDance (che ha acquisito TikTok) determinano lo spostamento verso gli investimenti nell’area APAC.

L’area APAC, infine, differisce da Europa e USA anche per come affronta due temi di crescente importanza: quello della sicurezza energetica e della sostenibilità, nell’era degli ESG. Ecco come.

Data center e investimenti globali
Le previsioni sul valore degli investimenti nei progetti di data center nei prossimi 24 mesi vs. 24 mesi precedenti

La sicurezza energetica

Il 95% degli investitori equity e il 78% dei debt investors credono che il return on investment (ROI), debba spiccare ai primi posti fra i due fattori importanti quando si prende in considerazione l’investimento o il finanziamento o lo sviluppo di un data center.

Ma la sicurezza energetica è sempre più una priorità negli investimenti nei data center. I dirigenti che progettano gli investimenti stanno pianificando la sicurezza energetica. Il 90% degli investitori azionari, l’89% degli sviluppatori e l’85% dei finanziatori di debito sarebbero disposti a pagare un premio per investire in un sito che vanti sicurezza energetica, uno dei fattori più importanti per decidere dove investire. Infatti, contano una fornitura di energia affidabile e a buon prezzo.

Una serie di fattori, fra cui l’invasione russa dell’Ucraina, spingono i prezzi globali del gas e dell’elettricità alle stelle negli ultimi 12 mesi. Questi prezzi incidono notevolmente non solo sull’inflazione, ma anche sui costi operativi dei data center.

A livello regionale, il 98% dei dirigenti senior dell’APAC sono più inclini dei competitor (rispetto all’82% dell’Europa e all’80% degli Stati Uniti) a pagare un surplus per assicurarsi la sicurezza energetica.

La propensione dell’APAC a pagare un premio per garantirsi la sicurezza energetica potrebbe infatti essere frutto delle interruzioni di corrente in Cina e in India, avvenuti nella seconda metà del 2021. Hanno già sperimentato, a proprie spese la discontinuità e temono che i rischi si replichino, mettendo in pericolo il business.

Data center investimenti globali
I fattori che determinano gli investimenti nei data center

Sostenibilità: il ruolo dell’ESG

L’ESG riveste un ruolo di primo piano. Infatti è un fattore che ha un impatto significativo sui data center e sugli investimenti globali.

La quasi totalità dei dirigenti senior (94%) dichiara che l’ESG ha acquisito maggiore importanza negli ultimi 24 mesi. In particolare, il controllo e la due diligence sulle questioni ESG hanno registrato un aumento negli ultimi 24 mesi. Infatti, il 75% dei fornitori di debito e degli investitori azionari e il 70% degli sviluppatori sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo, un premio per investire in un sito che vanti credenziali ESG, con valutazioni da ottime a eccellenti.

Tuttavia, i dirigenti in Europa e negli Stati Uniti prestano maggiore interesse all’ESG rispetto a quelli dell’Asia-Pacifico.
Infatti, il grado di impegno verso l’ESG cambia a seconda delle regioni analizzate.

L’84% degli investitori europei e l’80% di quelli statunitensi mostrano propensione a pagare un premio per un sito con credenziali ESG valutate da “molto buone” a “eccellenti”. Si arrestano invece al 56% quelli dell’APAC.

I requisiti normativi dell’ESG e le iniziative di settore, come il Climate Neutral Data Centre Pact, al debutto da gennaio 2021, hanno maggiore impatto in Europa e Nord America. Infatti il settore dei data center europei vuole raggiungere neutralità climatica entro il 2030.

Data center: investimenti globali al raddoppio nel 2021. Ecco i fattori driver
Ecco i fattori driver

Data center: il punto di vista dei protagonisti degli investimenti globali

Nel convegno “Investire in Data Centers – la nuova alternativa?”, organizzato lo scorso 13 giugno da DLA Piper a Milano nell’ambito del ciclo di seminari “Real Estate in Evolution”, hanno tenuto banco la sfida della sostenibilità e le prospettive di mercato. In particolare hanno reso noto il loro punto di vista primari sviluppatori, investitori, operatori e finanziatori.

Olaf Schmidt, Partner responsabile del dipartimento Real Estate di DLA Piper in Italia
Olaf Schmidt, Partner responsabile  dipartimento Real Estate DLA Piper Italia

Olaf Schmidt, Partner responsabile del dipartimento Real Estate di DLA Piper in Italia, ha commentato: “Il nostro report rivela investimenti da record nei data center, alimentati dalla crescita incontenibile degli hyperscaler e dalla transizione verso i servizi cloud, accelerata dalla pandemia”.

“Gli investimenti nel 2022 sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2021. I data center sono un’attività ad alta intensità energetica e, pertanto, l’aumento dei prezzi dell’energia e la questione della sicurezza dell’approvvigionamento giocano un ruolo sempre più importante nel processo decisionale su dove e come sviluppare i centri”, conclude Schmidt: “Un data center efficiente dal punto di vista energetico è attraente per i clienti e più facile da commercializzare; se poi l’energia utilizzata è anche rinnovabile, diventa una proposta ancora più interessante dal punto di vista ESG, soprattutto per i dirigenti di alto livello sia in Europa che in Nord America”.

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Hyper Cloud Data Center di Roma debutterà nel primo trimestre 2023

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