Digital skills: si conclude il primo anno scolastico del progetto IBM P-Tech

Un progetto che, avviato a Taranto, fa leva sull’asse pubblico-privati per accrescere il valore di formazione e capitale umano, un tassello fondamentale per ripensare al meglio l’Italia dopo la fase acuta della pandemia. A settembre, nuovo esordio per altri 130 giovani

Pubblicato il 12 Giu 2020

shutterstock_1082435897
170 studenti di 4 Istituti Secondari di Taranto (I.I.S.S. “Maria Pia”, I.I.S.S. “Pacinotti”, I.I.S.S. “Righi” e del Liceo Scientifico “Battaglini”) hanno concluso il 1° anno del percorso “P-Tech Esperti Digitali“, avviato il 21 novembre 2019 scorso e pensato per creare un legame più stretto tra la scuola secondaria di secondo grado, l’università e l’ecosistema industriale e promuovere le digital skill oggi richieste dal mondo del lavoro formando individui in grado di affrontare le sfide di un mondo ad alta velocità di trasformazione. Queste le finalità del nuovo modello formativo fortemente orientato alla tecnologia sviluppato da IBM, in sintonia con le priorità e i piani del Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con partner pubblici e privati del territorio pugliese, estesa nel corso dell’anno, a realtà come Intesa Sanpaolo ed Enel. Il P-Tech in Italia, mutua un’esperienza internazionale che ha sinora coinvolto 24 Paesi, oltre 200 Università e più di 600 partner industriali e che ha portato sui banchi di scuola più di 125 mila studenti su scala mondiale.
Come dichiara Enrico Cereda, Presidente e Amministratore Delegato di IBM Italia “Il percorso di studi P-Tech risponde a una delle più grandi necessità del Paese: colmare il divario tra percorsi formativi e mercato del lavoro. L’impatto indotto dallo sviluppo delle tecnologie esponenziali, come intelligenza artificiale e blockchain, va gestito in modo responsabile e inclusivo, promuovendo una preparazione più in linea con le esigenze delle imprese. L’innovazione non potrà portare benefici a tutti noi senza un capitale umano adeguatamente preparato e protagonista. Ed è questo uno dei pilastri su cui costruire un’agenda e una visione di lungo periodo per un Paese a cui l’emergenza sanitaria impone di ripensare, ora, il proprio futuro cogliendo opportunità uniche e irripetibili”.

Investire nell’inclusione dei giovani, per lo sviluppo della società di domani

Rimodulabile ogni anno sulla base delle esigenze, il percorso per lo sviluppo delle competenze digitali, quest’anno si è concentrato sullo studio di tecnologie quali intelligenza artificiale e diagnostica informatica, su corsi di programmazione e internalizzazione digitale, ma anche su materie afferenti soft-skill quali mindfulness, team work e project management. A ciò si è unita, durante il percorso, la maturazione di esperienze professionali attraverso seminari, tutoraggi e stage forniti dai partner industriali. Durante il periodo di emergenza causato dal Coronavirus, il percorso è stato strutturato per poter essere seguito da remoto tramite video conferenze per tutte le lezioni.
“L’emergenza sanitaria vissuta ci ha fatto capire che l’aspetto più sfidante per le aziende non è più solo tecnologico, ma è fortemente legato alle persone” commenta Carlo Bozzoli, direttore Global Digital Solutions del Gruppo Enel che continua “Occorre credere e aver fiducia nelle nuove generazioni; proprio per questo sosteniamo programmi come il P-Tech che aiutano a costruire le competenze del futuro e orientano i giovani nel mercato del lavoro. Non solo. Investire per costruire e valorizzare l’attitudine delle persone attraverso processi di continuous learning, significa favorire il progresso e sostenere lo sviluppo della società di domani”.
Dopo i primi tre anni delle Superiori, gli studenti del P-Tech saranno continueranno il percorso formativo presso il Politecnico di Bari senza la necessità di affrontare i test di ingresso e, inoltre, potranno fare leva sui crediti formativi con cui accelerare il triennio accademico. Il traguardo è la laurea in Ingegneria informatica denominata “P-Tech Esperti Digitali”. A settembre, mentre questi ragazzi proseguiranno con il secondo dei 6 anni di percorso, prenderà il via, sempre a Taranto, un nuovo ciclo di studi con l’adesione di altri 130 studenti.
Immagine fornita da Shutterstock.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4