Dai Big Data al fintech, Altroconsumo punta sul digitale “partecipato”

È andato in scena a Milano il Festivalfuturo promosso dall’associazione dei consumatori. Imprese, PA, authority, istituzioni e cittadini per due giorni a confronto sui trend della digital transformation. Focus sulla privacy

Pubblicato il 06 Nov 2017

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Guidare il dibattito per un’innovazione consapevole e partecipata da tutti gli attori del mercato, con in testa i cittadini utenti. È stato questo l’obiettivo di Festivalfuturo, l’evento organizzato da Altroconsumo che il 4 e 5 novembre ha riunito all’UniCredit Pavilion di Milano consumatori, ricercatori, operatori e-commerce, innovatori, business angels, imprenditori, giornalisti, startup, esponenti delle istituzioni e autorità di controllo. Il festival, patrocinato dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, si è concentrato in particolare sul ruolo dei Big Data, come dimostra l’evento di apertura intitolato “I miei dati contano – come vengono usati i Big Data?”.

A discutere del ruolo dei consumatori all’interno della filiera dell’economia dei dati, perché questa sia più responsabile e sostenibile,  sono stati tra gli altri Marco Pierani, Direttore del dipartimento Relazioni Esterne Altroconsumo, Carlo Alberto Carnevale-Maffè, Docente presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, Federico Pistono, imprenditore, angel investor, ricercatore e divulgatore scientifico, Antonio Nicita, Commissario Agcom, Angel Cuevas Rumin, Universidad Carlos III de Madrid, e l’avvocato Marco Scialdone. Mentre Conrad Therrien, curatore dell’Architecture and Digital Initiatives presso il Guggenheim Museum, ha condiviso l’esperienza intrisa di sperimentazione tech, in vista delle prossime esposizioni di architettura, arte e tecnologia a New York e Bilbao.
Sono state cinque le aree a percorso aperto che guideranno le esperienze di innovazione. Un’occasione di incontro, spiega Altroconsumo, tra centinaia di cittadini e nuove soluzioni capaci di impattare abitudini e comportamenti: dal benessere individuale alla casa intelligente, dal fintech ai progetti di nuova mobilità. Ma si è parlato anche di molto altro, dall’e-commerce ai nuovi strumenti di pagamento digitale, dalle app per ordinare i pasti alle assicurazioni auto con scatola nera, dai servizi pubblici urbani smart ai sistemi di cybersecurity per difendere i propri dati. «L’Internet of Things ci offre dispositivi smart e ritagliati sui nostri reali bisogni in cambio di dati su identità, abitudini, comportamenti. Solo con la conoscenza da parte degli utenti cittadini dei nuovi scenari e delle potenzialità nell’utilizzo informato e consapevole dei big bata è possibile costruire un’innovazione reale perché condivisa – spiega Ivo Tarantino, curatore del festival e responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo -. Come il cittadino consumatore può trarre profitto, non necessariamente monetario, dallo scambio e dall’utilizzo dei suoi dati personali, senza perdere di vista la tutela della privacy è una delle sfide dei nostri giorni e del futuro, che Altroconsumo vuole condurre insieme a tutti gli attori del mercato. Festivalfuturo è l’inizio di un cammino condiviso. Vogliamo contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese».

L’evento, che ha visto il gruppo Digital360 tra i media partner, è stato realizzato in partnership con Google e Moneyfarm e con la sponsorizzazione di Engie, Fazland, Else Corp, Drivenow, Kaspersky, Tannico, Illy, Ovalmoney, Tinaba, Philips, Vinhood, Myfood Okkam, Fitbit, Planet Idea e Deed.

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